Parte il 23 novembre la terza edizione di “Europa Cinema al Femminile”, nata da un’idea della produttrice Antonella di Nocera (Parallelo 41 produzioni), con la direzione organizzativa della documentarista Elisa Flaminia Inno (15 06 film). Sono sei le giornate, fino al 2 dicembre, con le proiezioni ospitate dall’Institut Français di Napoli in via Crispi 86.
“Il percorso dei film proposti ritaglia uno spazio di visione alternativa a Napoli sul cinema di ricerca e d’autore proposto dalle registe contemporanee – afferma Antonella Di Nocera – Film che non arrivano nei circuiti canonici della distribuzione, con le registe che saranno presenti sempre in sala. Il dialogo e l’incontro, insieme alle visioni, si terranno nella piccola casa del cinema che è la Salle Dumas dell’Istituto Francese di Napoli. E francese è l’ospite d’onore della rassegna, Claire Simon, che il primo dicembre sarà protagonista di una giornata di masterclass in occasione dell’anteprima a Napoli, dopo Torino e Milano, del suo ultimo documentario Il nostro corpo”.
Ad aprire il programma saranno giovedì 23 novembre alle 17.30 Dalva di Emmanuelle Nicot, vincitore di due premi alla settimana della Critica al Festival di Cannes del 2022, migliore interpretazione a Zelda Simpson e premio Fipresci; alle 20 poi ci sarà Il Cerchio di Sophie Chiarello, che segue un gruppo di bambini dalla prima alla quinta elementare, vincitore del David di Donatello 2023 come Miglior documentario e menzione speciale della giuria per Alice nella Città alla Festa del Cinema di Roma 2022.
Il 24 novembre sarà la volta alle 17.30 dell’opera prima di Veronique Jardine, L’employée du moi, una commedia che racconta la vita di un’addetta alle pulizie. A seguire, alle 19.30 Six Weeks dell’ungherese Noémi Veronika Szakonyi, altro lungometraggio d’esordio, ritratto di una giovane donna che dà in adozione il suo bambino.
Sabato 25 novembre sarà dedicato al cinema di Chiara Rigione, la documentarista scomparsa giovanissima quest’anno. A partire dalle 18 saranno proiettate, introdotte da Antonio Borrelli e Christoph Pennig, le sue due opere Domani, chissà, forse e Orfani del sonno. Alle 19.30 sarà la volta del cinema tedesco con Life is not a competition, but I’m winning di Julia Fuhr Mann, presentato quest’anno a Venezia alla Settimana internazionale della Critica, che indaga il mondo dello sport agonistico visto in una prospettiva di genere.
La seconda parte della rassegna si apre il 30 novembre con una proiezione mattutina per le scuole alle 10.30 di Donne di Terra di Elisa Flaminia Inno, ritratto documentaristico di cinque donne, contadine di nuova generazione attive nel Sud Italia. La sera alle 19 e trenta ci sarà Breaking the ice di Clara Stern, ancora un film di ambiente sportivo, che narra la storia di una giocatrice di hockey alla ricerca di un equilibrio personale.
Venerdì primo dicembre è la giornata dedicata alla regista francese Claire Simon: alle 16.30 si terrà la masterclass, con un dialogo tra la regista, Leonardo Di Costanzo e Antonella Di Nocera. A seguire la proiezione, in prima visione a Napoli, del suo documentario Notre corps, indagine in una clinica ginecologica parigina.
Sabato 2 dicembre la giornata di chiusura della rassegna: si comincia alle 17.30 con la proiezione de La volontaria della spagnola Nely Neguera, sulle vicende di una dottoressa in pensione, volontaria in una ong in Grecia. Gran finale alle 20 con La bella estate di Laura Luchetti, liberamente tratto dal racconto di Cesare Pavese, che narra la complessa relazione di Ginia con il proprio corpo e il desiderio. Tutti i film saranno preceduti e seguiti da un confronto con le registe e autrici.
La Rassegna è realizzata con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania; con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli; in collaborazione con la rete degli istituti di cultura della rete EUNIC - EU National Institutes for Culture, Institut français Napoli, Goethe-Institut Neapel, Instituto Cervantes de Nápoles, Forum Austriaco di Cultura Roma, Wallonie-Bruxelles International, Accademia d'Ungheria in Roma / Collegium Hungaricum Róma; ed in collaborazione con l’ABANA - Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Si ringrazia l’Archivio fotografico Riccardo Carbone onlus.
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