La seconda natura

di Marcello Sannino
documentario, Italia, 2012, 58'

Un film di Marcello Sannino
Prodotto da Antonella Di Nocera per Parallelo 41 produzioni
Montaggio Aurelia Longo
Fotografia Marcello Sannino, Sebastiano Mazzillo
Musica Riccardo Veno
Suono in presa diretta Pietro Iuliano, Giovanni Visciano
Color correction Simona Infante
Montaggio del suono Domenico De Luca
Organizzazione Maria Teresa Panariello, Valentina Curatoli
Ufficio stampa Rosalba Ruggeri
Con Gerardo Marotta
Con la partecipazione di Marc Fumaroli, Edgar Morin, Marcus Gabriel, Antonio Gargano, Irvin Lavin, Hans Georg Gadamer

"Un giorno gli si darà ragione e più che mai si capirà che, molto prima degli altri, ha visto lontano, in anticipo sui tempi". Così Jaques Derrida ha descritto, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Filosofia dell'Università di Paris-III Sourbonne-Nouvelle la singolare figura dell’avvocato Gerardo Marotta, moderno mecenate napoletano e presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. È lui il protagonista di questo ritratto: un umanista contemporaneo in lotta da mezzo secolo per la diffusione della cultura come mezzo necessario per l’affermazione della giustizia sociale.
Per capire fino in fondo cosa significhi l’opera dell’avvocato sono dovuto andare all’inizio di questa straordinaria storia, cominciare da lontano, dalla sua passione civile di gioventù, in un momento storico determinante per il nostro paese: il dopoguerra. Le immagini di repertorio dell’Istituto Luce, dell’AAMOD e delle Teche Rai evocano quella parte di storia d’Italia che emerge dai suoi racconti e che coincide con gli anni della sua formazione. Quando, frequentando le lezioni di Benedetto Croce e i circoli hegeliani di Napoli, maturava l’ideale di uno Stato che non ha mai visto la sua nascita concreta, ostacolato dalla miope politica dei partiti italiani. La visione di una vita come atto di resistenza non lo ha mai abbandonato, fino ad oggi, portandolo a sacrificare la sua vita privata, il suo patrimonio familiare, in nome dello spirito pubblico, pensando in particolare alle generazioni future. Nel 1975 fonda l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici - con sede a palazzo “Serra di Cassano”, dove si riunivano i martiri della Rivoluzione Napoletana del 1799 – grazie al quale ha distribuito migliaia di borse di studio a giovani di tutta Europa. In tutti questi anni l’Istituto ha ospitato e coinvolto grandi pensatori da tutto il mondo: da Jaques Derrida a Edgar Morin, da Paul Ricoeur a Marc Fumaroli, fino a Remo Bodei, Massimo Cacciari e tanti altri ma, soprattutto, Hans Georg Gadamer a cui Marotta fece consegnare la cittadinanza onoraria nel 1997.
Oggi Gerardo Marotta “l’avvocato”, 85 anni, ha ancora un grande cruccio o, meglio, un sogno non realizzato: donare alla città di Napoli e a tutti gli studiosi, trecentomila volumi raccolti negli anni da destinare ad una biblioteca pubblica, e che invece non hanno ancora avuto una giusta collocazione.
Il film racconta una vita appassionata, lo spirito impetuoso di un uomo che ha affrontato numerose lotte, il suo pensiero filosofico, storico, politico e la città in cui tutto questo avviene. Elemento essenziale della narrazione è l’arte oratoria di Marotta che, grazie a un innato senso dei ritmi attoriali, affinato durante la sua esperienza di avvocato, fa di lui un autentico affabulatore.

 

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