Il film racconta le immagini e l’immaginario della mia famiglia composta da me, dai miei genitori, non più sposati, dalla seconda moglie di mio padre e dai due figli nati da questo matrimonio. Attraverso il dialogo tra le immagini di repertorio familiare di quando ero bambina e quelle girate da me in tempi recenti - come un passaggio di testimone - il film si apre ad un flusso più vasto sulle origini, sui rapporti, sulla crescita, ricercando un possibile sentimento familiare: la storia d’amore tra i miei genitori; l’attenzione a quei riti quotidiani che svelano affetti, complicità, mancanze; lo sguardo sui miei fratelli (e su di me da bambina) e la loro visione, quasi anelando un ritorno nel grembo materno.